sabato 21 novembre 2009

CH  IESA  di  S.D  ONATO - Arezzo (AR)

Alessandro da Arezzo mi invia una mitragliata di foto sconvolgenti. Nemmeno Cronaca Vera era stata in grado di farmi distogliere lo sguardo, disgustato, così di frequente. Ogni foto che aprivo mi dicevo "la prossima non potrà certo essere peggiore di questa". Sbagliando tutte le volte. In genere cerco di postare una o due foto di una chiesa per non esagerare, ma questo teomostro merita di essere documentato da tutti gli angoli disponibili.

Cedo la parola ad Alessandro:

ho guardato con grande interesse il tuo blog sulle "chiese dell'orrore" e ho pensato subito di inviarti un pò di foto di una chiesa nella periferia di _Arezzo_, la chiesa di San Donato (patrono della città!!!!!!!!).
Credo che sia un esemplare che non "sfigura" di certo in mezzo agli altri. Da notare la singolarità delle diciture nei quattro angoli dell'edificio: CH   IESA e S.D ONATO e le caratteristiche linee color giallo trasversali, degne dei più periferici Hobby stores o di certe stazioni di metropolitane.
Purtroppo non ho potuto fare una foto totale, perché l'edificio è abbastanza grande e sarebbero sfuggiti quei dettagli che rasentano la comicità.


Quali dettagli? vediamo un po'...



BRRRR rabbrividiamo!

E che dire del campanile e della croce? Ti mando anche quelli... che ne pensi?



... Alessandro, non so davvero cosa pensare, se non chiedermi inorridito quale atroce peccato devono aver commesso quei parrocchiani per essere puniti così duramente...

Un saluto, diffondo il "verbo" e spero di poterti mandare altri obbrobri architettonici.

Diffondi diffondi... e soprattutto manda altri contributi. Direi che con questa ti sei piazzato a parimerito con il San Pio della Rotonda di Benevento, subito sopra la Ruota della sofferenza di Lecce. Un colpaccio, mi inchino al maestro!

San Giovanni Battista - Campi Bisenzio (FI)

Il mio amico Alessandro contribuisce coraggiosamente, affrontando i mostri della sua infanzia:

come promesso ecco uno dei tanti orrori sparsi per il nostro paese...
questo favoloso edificio mi ha sconvolto fin da quando ero cinno :-)
Si trova a Campi Bisenzio e si chiama "San Giovanni Battista" !


Antologia di bruttechiese - Civitanova Marche (MC)

Il mio amico Gabriele mi segnala, dal luogo ove "studia", un'impressionante concentrazione di bruttechiese.


San Giuseppe


Santa Maria Apparente


San Gabriele (fiancata)


San Gabriele (facciata)



Cristo Re

San Giovanni apostolo - Ponte d'Oddi (PG)

Gaspare, benemerito delatore, ha le idee chiarissime:

Nata da un progetto imposto con prepotenza della CEI di Roma (ha bocciato tutti i progetti locali e imposto il suo) e dalla mente malata di un pseudo professore di architettura capace (sino ad allora) di fare cimiteri, cripte, e mausolei.
Violate tutte le più banali norme e principi della tutela del paesaggio e promozione/difesa del bello, ignorata la cultura estetica religiosa del popolo italiano, mandati a quel paese tutti quegli artisti che hanno reso bella e visitabile l'Italia. Guardando una delle tante chiese vicine a questo mostro l'animo di un uomo è invaso da uno stato d'animo (ognuno pensi al suo), e guardando questo mostro, quale è lo stato d'animo che si prova? Basterebbe questo per capire cosa si è creato. Spero che si riesca ad abbatterlo presto e che qualcuno paghi per lo scempio fatto








Illuminante il commento di Don Antonio Santantoni, liturgista:

Alla chiesa parrocchiale di Ponte d'Oddi a Perugia si può accedere dai diversi punti cardinali; ognuno di essi offre un diverso colpo d'occhio sull'edificio. Sorge sul fondo di un modesto avallamento tra due collinette ricoperte di verde, attorniata da tetti rossi e bianche facciate di case e palazzi di 3-5 piani. Una presenza difficile da ignorare. Il rosso ocra del mattone conferisce alla struttura di soli 13 metri di altezza un'immagine di notevole solidità.
Struttura importante dal punto di vista urbanistico, essa rispecchia adeguatamente la poetica architettonica dell'autore: "Difficile in Zermani tracciare il confine fra spazi sacri e le opere civili" (Andrea Volpe). Vedendola, verrebbe fatto di pensare più a un capannone che a una chiesa. C'è tutto lo Zermani-pensiero: "La soglia che distingue sacro e profano si è progressivamente assottigliata nel nostro secolo, fino ad apparire matericamente inafferrabile."

L'aula liturgica riceve luce dal nastro sommitale: è sufficiente o si sente la mancanza di altri momenti luministici che articolino il percorso interno?
L'aula sacra non soffre di mancanza di luce: la grande fascia luminosa che percorre tutta la copertura dell'aula le assicura una buona luminosità ben distribuita nei momenti non liturgici. Non sono in grado di dire in che misura la luce artificiale riesca a rimediare al deficit di luce 'dinamica' nei vari riti della liturgia in atto. Assai apprezzabile la calda luce, tutta artificiale, della cappella senza finestre della riserva eucaristica.

La successione chiesa-sacrestia-cappella-sagratosuperiore in linea retta si legge come un continuum logico o come serie di momenti separati?
È certamente uno dei punti più deboli di quest'opera per il resto apprezzabile. La passione per certe alchimie numeriche e per certe sequenze lineari può giocare qualche brutto scherzo, come il pesantissimo dislivello che separa la cappella feriale dall'aula maggiore. Sono decine e decine di gradini, e quando sei sopra hai già dimenticato ciò che hai lasciato in basso.

Ma, al di là delle critiche possibili, il parroco riferisce di trovarsi bene in quella chiesa, né la cambierebbe con un’altra. (L.S.)


Ogni altra parola sarebbe superflua.

San Pietro apostolo - Pescara (PE)

Dall'Abruzzo ricevo la segnalazione di Alessia, che mi scrive:

ho scovato un paio di immagini della brutta chiesa della mia città, che, comunque, non le rendono affatto giustizia, nel senso che la abbelliscono alquanto, almeno [la prima].



la veduta aerea invece la rivela in tutto il suo nonsense: sembra un rotolo schiacciato di carta igienica lasciato lì...e che dire della vista di taglio? un monumento al gusto dell'orrido!



poi fammi sapere quanto ti è dispiaciuta.

Cara Alessia, mi è dispiaciuta tantissimo anche questa!

P.S.: Notevoli i balconcini proprio sopra l'ingresso, dev'essere stata una richiesta della perpetua che non sapeva dove andare a scrollare la tovaglia con le briciole di pane...

San Pietro - Galciana (PO)

La cara Tiziana ha sottoposto alla mia attenzione un mirabile esempio di modernità:



L'architetto doveva essere tanto sicuro del fatto suo che ha voluto, con l'enormità dell'edificio, mostrare a tutti le sue doti di progettista di stazioni ferroviarie.

Il confronto con la vecchia chiesa non lascia spazio a dubbi...



... un altro riuscitissimo caso di modernizzazione urbana!

Madonna del Bosco - Spinazzola (BAT)

Mi scrive il benemerito Niccolino:

Nel paesino dove vivo (Spinazzola), e dove di solito nulla si muove, nel bene e nel male, le chiese sono quelle di spoglio stile barocco di maniera locale di fine '600, come ce ne son tante... Ti accludo tuttavia foto e piccola storia del Santuario della Madonna del Bosco (attualmente inesistente... dico il bosco... della madonna non ho informazione alcuna)... E' la chiesa di "più nuova" fabbricazione e probabilmente più brutta delle altre qui presenti.

Ecco la storia acclusa:

Si trova a circa 2km dal paese, costruito nel 1971 nella località dove era stato il vecchio Santuario, costruito nel XVI secolo, in un bosco fitto di quercie e cerri in onore della Madonna.
Leggiamo nello "Istrumento di vendita del feudo": "Distante da detta terra verso Ponente, si trova la chiesa di Santa Maria del Bosco dentro la defensa dell'Università, la quale chiesa è ad una Nave, coverta con tetti.
In testa è l'altare maggiore con un icona di S. Maria del Bosco e, dietro dell'altare, vi è il choro alla sinistra, tra la Cappella di Santo Onofrio e San Pio: Sopra tela con cornice negra. Vi sono molte stanze pro comodità, in piano è la bocca della cisterna..."
In seguito il piccolo Santuario fu ingrandito da una devota sconosciuta. Il quadro della Madonna che vi si venera non è firmato né datato.
E' attribuito ad A. Stabile (1584) ed è stato restaurato dalla Soprintendenza delle Belle arti di Bari.




Mi piace quest'aria da capannone industriale, e il tentativo di abbellirlo con quelle finestrine a sesto acuto. Naturalmente l'effetto, combinato col tetraedrico campanile circondato da una ringhiera come un fumaiolo, è l'esatto opposto. Il campanile traforato pare un castello di carte che si regge in piedi a malapena.



Mi fanno impazzire le finestre finte sui lati dell'ingresso, un autentico tocco da maestro.

Cuore Immacolato di Maria - Valdragone (RSM)

La Tosy mi segnala questa pregevole costruzione, la sede del vescovo di San Marino e Montefeltro che tanto spesso si è distinto per interventi concilianti, progrediti e accoglienti.
Per usare le parole del sito Viaggi spirituali, il meraviglioso disco volante che vedete sarebbe...


Un santuario certamente moderno, realizzato con stile da terzo millennio ma ugualmente in linea con la delicatezza e la sensibilità propria della spiritualità mariana.

In effetti, coincide anche con la delicatezza e la sensibilità del vescovo Negri quando dichiara cose di questo tipo:

Se anche 99 persone su 100 ritenessero che l’omosessualità’ e’ un diritto e non un disordine grave, questo non cambierebbe di un capello la posizione della Chiesa. Perché la Chiesa parla in base a ciò che e’ giusto e vero e buono.

O anche, su Eluana,

È certamente una tragedia di proporzioni colossali che si renda legittimo l’assassinio di una persona adulta ma debole e indifesa. È una tragedia etica e sociale di proporzioni spaventose, ma soprattutto, e questo è il punto, è la fine della nostra civiltà italica.